Non aver paura di essere un riferimento. Nino Pizzolato si spende con grande impegno ogni giorno per migliorare nella pratica del sollevamento pesi e alle Olimpiadi di Tokyo 2020 quel bronzo negli 81 kg è qualcosa che non si può dimenticare. Un campione in tutti i sensi il siciliano, capace di essere sul podio nei Mondiali 2017 e di conquistare tre ori a livello continentale, ultimo dei quali negli 89 kg a Tirana (Albania) l’anno scorso.
Un Pizzolato che si sta preparando in vista degli Europei di Yerevan (Armenia), da 15 al 23 aprile, in cui il nostro portacolori vorrà porre un mattoncino importante in chiave qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Tuttavia, c’è da considerare il recupero fisico, dal momento che l’azzurro a fine agosto del 2022 ha avuto un risentimento muscolare importante all’altezza della schiena, decidendo di non prendere parte ai Mondiali.
Di tutto questo Pizzolato ha parlato nell’ultima puntata di Strength2U, su Sport2U in collaborazione con OA Sport, condotta da Claudio Cavosi. Il primo aspetto analizzato è stato quello della condizione di forma: “Non amo dire in anticipo quale sia la mia condizione perché non voglio pormi un limite. Di conseguenza, dico che sto lavorando bene, la schiena sta guarendo, non sono però ancora al 100%. Mi sto comunque allenando in maniera molto intensa, voglio arrivare al meglio possibile agli Europei per qualificarmi alle Olimpiadi di Parigi“.
Detentore del primato del mondo di 217 kg nello slancio, il siciliano ha anche ammesso: “Ho dovuto lavorare sulla pazienza, il mio carattere a volte mi spinge ad andare oltre il consentito. Tenuto conto del problema che ho avuto, ho gestito i carichi in maniera tale da raggiungere il 100% dal punto di vista fisico, visto che mentalmente sono al top“.
L’atleta nostrano ha poi rivelato alcuni particolari anche divertenti relativamente al suo salire di categoria (89 kg): “Ogni volta che mi siedo a tavola è un vero e proprio allenamento, avendo una base di 5900 calorie. Questo mi ha portato a stabilizzarmi, ma il peso non mi preoccupa, le mie attenzioni sono tutte sul bilanciere“.
Una programmazione che prevede gli Europei e i Mondiali a Riyadh (Arabia Saudita) dal 2 al 17 settembre, senza contare eventi intermedi come i Grand Prix a L’Avana (Cuba) dal 2 al 12 giugno e a Doha (Qatar) nel mese di dicembre: “La priorità sarà su Europei e Mondiali: nella rassegna continentale ottenere un risultato importante per la qualificazione olimpica e in quella iridata esprimere il 100% del mio potenziale. Se poi ci dovessero essere degli intoppi, ho deciso di lasciare spazio a delle alternative“.
Una battuta poi sui giovani che hanno nel bronzo olimpico un modello: “Loro sono più fortunati perchè partono da una base migliore di quella che avevo io quando entravo nella Nazionale maggiore. C’è uno staff sempre più preparato e in più dei modelli che possono essere sicuramente da stimolo. Sono sicuro che il nostro movimento, per organizzazione, non abbia nulla da invidiare rispetto agli altri in Italia e io mi sono battuto e mi batterò sempre per la diffusione del sollevamento pesi“.
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