di Antonio Castellani | Ora, finalmente, dovrebbe essere completo il nutrito programma di emissioni numismatiche che MEF e IPZS hanno definito per l’anno appena iniziato. Gazzetta ufficiale alla mano, infatti, sono ben tredici le monete che si vanno ad aggiungere a quelle già preannunciate nelle scorse settimane (leggi qui e approfondisci qui).
Temi sempre più vari, tecnologie sempre più innovative in termini di finitura delle monete e persino di forma: per la prima volta, infatti, la nostra zecca ha voluto “quadrare il cerchio ”, nel senso che quest’anno debutterà una moneta bimetallica in rame e argento, fior di conio e con elementi colorati, il cui profilo sarà quello di un quadrato con angoli arrotondati.
Ventinove millimetri di lato per 7,76 grammi di peso, l’inedita tipologia è dedicata alla Tutela dell’ambiente nella Costituzione italiana ed è stata ideata da Emanuele Ferretti. Al dritto la raffigurazione di un terreno che custodisce un seme su cui scorre l’incipit dell’art. 9 della Costituzione italiana sulla tutela dell’ambiente e della biodiversità; in alto, a sinistra, un bruco su un ramo si appresta alla sua metamorfosi. Sulla parte inferiore della cornice esterna, in rame, una texture pattern rappresentativa degli ecosistemi della natura.
Al rovescio la raffigurazione di un terreno in cui prende vita un germoglio su cui scorre l’ incipit dell’art. 41 della Costituzione che evidenzia il diritto e il dovere di ogni cittadino alla tutela della natura; sullo sfondo s’intravedono farfalle in volo che hanno completato il loro processo di metamorfosi, immagine che idealmente si collega al dritto.
“Carramba, che sorpresa”? Non proprio, perchè le voci circolavano da tempo. Con valore nominale di 5 euro, ma proof e bimetallica (cupronichel e bronzital, mm27,50 per g 9,50) sarà infatti l’attesa emissione dedicata a Raffaella Carrà, amatissima presentatrice televisiva, ballerina e cantante scomparsa il 5 luglio 2021.
Tanto famosa, anzi iconica, la Carrà si merita sulla moneta – opera di Silvia Petrassi – un doppio ritratto: a mezzobusto, sul dritto, all’interno di un ideale schermo televisivo e a figura quasi intera, al rovescio, su un palcoscenico. Un concept molto moderno anche per la scelta dei caratteri con sui verranno realizzate le iscrizioni e per l’uso di elementi decorativi geometrici che vogliono richiamare le luci e le scenografie degli studi televisivi da cui la “Raffa” ha incantato generazioni di italiani.
Ad un secolo dalla sua nascita, le monete italiane tributano un omaggio anche allo scrittore Italo Calvino, uno dei massimi autori del Novecento. A ricordare l’autore della trilogia I nostri antenati, delle Lezioni americane e di tanti altri romanzi e racconti dallo stile unico e suggestivo sarà una 5 euro in argento fior di conio (consueto formato mm 32 per g 18) la cui creazione è stata affidata all’artista Antonio Vecchio.
Al dritto, campeggia un ritratto di Italo Calvino mentre al rovescio, fiabesco ed evocativo, troviamo la raffigurazione di una scena tratta dal romanzo Il barone rampante del 1957, con i due protagonisti Cosimo e Violante in primo piano su un profilo della costa ligure che evoca Sanremo, città molto cara allo scrittore.
Saranno ben quattro, come lo scorso anno, le monete italiane che celebreranno una delle eccellenze del nostro paese famosa in tutto il mondo, in questo caso la maison d’alta moda fondata da Giorgio Armani nel 1975.
Tre le coniazioni in argento da 5 euro fior di conio (mm 32 per g 18) ideate da Annalisa Masini e sui cui dritti “sfilano” altrettanti bozzetti di eleganti abiti di Armani, su uno sfondo a texture che rappresenta un’altra novità nelle monete italiane. Al rovescio il monogramma GA dell’azienda con la data di fondazione.
La moneta in oro da 50 euro fior di conio (mm 28 per g 31,104) dedicata ad Armani, invece, sul rovescio riprende il nome (che è anche il marchio) del noto stilista con il valore in parole e pochissimi altri, essenziali elementi (data, segno di zecca, monogramma AM dell’artista Annalisa Masini) e alla texture di sfondo già usata sugli argenti. Al dritto Palazzo Orsini a Milano, sede legale della Giorgio Armani SPA ed elegante esempio di architettura neoclassica.
I Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 non sono poi così lontani ed ecco che fra le monete italiane di quest’anno spuntano non una, ma ben tre coniazioni proof in oro (mm 21 per g 6,451) dedicate a La storia delle Olimpiadi in Italia.
Per ciascuna edizione dei Giochi olimpici tenutasi nel nostro paese dunque ecco “rispolverati” i rispettivi loghi ufficiali, le torce simbolo del valore inestinguibile dell’olimpismo e le città che hanno ospitato le gare. Cortina 1956, nella 20 euro ideata da Silvia Petrassi, rivive così nell’inconfondibile profilo delle Tofane, Roma 1960 ci viene ricordata da Valerio De Seta con l’immancabile Colosseo mentre Torino 2006 è rievocata – di nuovo per mano della Petrassi – dalla Mole Antonelliana.
Dall’evoluzione dei loghi ufficiali e delle torce olimpiche si rivela il passare del tempo, lo scorrere della storia: è la storia di un paese – l’Italia – che vede ben due edizioni dei Giochi nell’arco di quattro anni, non a caso in pieno boom economico, e che torna sede olimpica nel 2006 guardando oggi al 2026. A quando una nuova Olimpiade estiva sotto il sole d’Italia?
La Ryder Cup, una delle gare di golf più famose al mondo, prende il nome dal trofeo donato dall’inglese Samuel Ryder (1858–1936) alla federazione americana nel 1924, è gestita insieme dallo European Tour e dalla PGA of America. Il torneo viene ospitato alternativamente nei due continenti e l’edizione 2023 si giocherà per la prima volta in Italia, al Marco Simone Golf & Country Club a Guidonia, non lontano da Roma.
La Ryder Cup cattura l’attenzione di appassionati in tutto il mondo, dunque ce n’è abbastanza da far inserire fra le monete italiane una 10 euro in argento (mm 34 per g 22) che non sarà una semplice fior di conio, bensì una moneta con elementi colorati ed effetto tridimensionale.
In attesa di ammirare il risultato sulla moneta coniata, dai bozzetti creati dall’artista Annalisa Masini vediamo che sul dritto sarà impresso il logo ufficiale del torneo che si staglia su una pallina da golf. Nel giro, la scritta REPUBBLICA ITALIANA, separata ai lati da due bande di colore rosso e blu, identificative rispettivamente degli Stati Uniti d’America e dell’Europa che si sfideranno quest’anno sul green italiano dal 29 settembre al 1° ottobre.
Al rovescio una raffigurazione del Colosseo, a rappresentare l’Italia che ospita per la prima volta il trofeo e nel giro una interpretazione grafica del del campo da golf su cui campeggia la scritta RYDER ◦ CUP ◦ 2023 ◦.
Al momento, salvo ulteriori integrazioni, il programma delle monete italiane 2023 che MEF e IPZS hanno reso pubblico si completa con altre due coniazioni in argento da 5 euro di valore nominale. La prima, in fior di conio, è dedicata al tema sociale dello Sviluppo demografico e a firmarne i bozzetti è Emanuele Ferretti.
Al dritto sarà raffigurato un profilo dell’Italia su cui si evidenziano pittogrammi maschili e femminili che, attraverso l’effetto della latenza, rappresentano lo sviluppo demografico.
Al rovescio, invece, si passa dalla modernità ad una raffigurazione più classica, quella di un ramo con un melograno, simbolo di abbondanza e prosperità. Nel giro, foglie di melograno e l’iscrizione SVILUPPO DEMOGRAFICO, visibili attraverso l’effetto latenza.
Valerio De Seta, infine, firma la 5 euro per il 170° anniversario dell’istituzione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, che vedrà la luce in versione proof con elementi colorati. Al dritto, al centro, il logo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli con elementi colorati. Al rovescio la sede centrale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di piazza Mastai in Roma.
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